Preistoria da scoprire             (1 settimana Green Campus)

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Oggi primo giorno di “green campus bimbisvegli”

Prima settimana : la preistoria, il cammino della vita e dell’evoluzione , dalle prime cellule non differenziate ai clan chiusi alle articolazioni dei rapporti esogamici.

Gli obiettivi della creazione dei gruppi e della vita di relazione, pur divisi in clan distanziati, diventano l’ambientazione che rende più sopportabili alcune prescrizioni di distanziamento anche all’aperto ( stiamo in squadre divise perché in periodo di Homo abilis i clan erano endogamici e chiusi)


Dopo che il maestro Giampiero , (finalmente abbigliato da “maestro serio in giacca , cravatta ,paglietta, pipa ed occhialini) ha sviluppato la sua lezione teorica con l’ausilio di Balugh e Baluga : uomo e donna primitivi che hanno interpretato dal vivo tutto il loro percorso evolutivo, le squadre si sono incamminate ad esplorare il territorio , con carte topografiche parziali. Ai clan il compito di completare con il massimo dettaglio possibile il rilievo topografico dei sentieri.
Sulle carte, essi hanno trovato alcuni luoghi da raggiungere , dove hanno trovato materiale naturale adatto a sperimentare la capacità filtrante della sabbia (costruendo un filtro meccanico) e la plasticità dell’argilla realizzando totem e spiriti dei boschi posizionati sui tronchi dei boschi.


Ad ogni prova superata i clan ricevevano dal loro caposquadra accompagnatore dei dobloncini quadrati azzurri per l’acqua, verdi e rettangolari per le prove di terra.
Ciascuno di questi dobloni di carta riportava un vocabolo in inglese ( nomi o verbi o aggettivi legati all’acqua o alla terra e ad attività connesse)
Quando ciascun clan raggiungeva la postazione dello sciamano , insieme a lui e grazie alle parole in questa lingua straniera, insieme sviluppavano una scena recitata … la nascita della comunicazione linguistica!
Anche il pranzo è diventato così un avventuroso pic-nic di clan a metà gioco ed inserito nel gioco.
Alle 16.00 tutti al prato dei nani per conteggiare i dobloni .. chi ne avrà di più?
Ma ecco che ci si pone un nuovo quesito…
I dobloni rettangolari in realtà vanno raggruppati 3 a 3 perché ciascuno è 1/3 di è online di terra.
Quelli quadrati invece, messi 4/4 costruiscono un doblone intero .
Così tutti i clan si cimentano in calcoli frazionali , elementari e semplicissimi per ragazzino di 4 e 5 ma piuttosto precoci anche se chiari e tattili e sperimentali per i più piccoli 3 strisce ciascuna da 1/3 messe insieme fanno 3/3 cioè un intero .

Così arriviamo al verdetto finale , bravi orsi e aquile, rane, tigri, e mammut!

E domani alle 9.00 il grande gioco della storia e della logica, della linguistica e della comunicazione, del calcolo e della cooperazione , benché distanziata, riprendono grazie alle bimbe e ai bimbisvegli di Serravalle d’Asti

Secondo giorno

La “com-battaglia” del fuoco
Ormai siamo circondati di Homo Abilis e , dopo aver approfondito nella giornata di ieri , alcune caratteristiche degli elementi di ACQUA e TERRA, oggi ci dedicheremo ad impadronirsi dei segreti del fuoco e dell’aria.
Grazie al fuoco si rendono teneri e salubri i cibi, (permettendo anche agli anziani di vivere piu a lungo)si superano le avversità dell’inverno e si possono sapventare gli animali, tenendo quelli pericolosi lontani dagli accampamenti e spingendo le prede in trappola.

Così i nostri clan degli orsi, aquile, rane, mammuth e tigri guidati dai loro saggi si sono organizzate in una grande battuta di caccia.
Metà ha raggiunto il lago prosciugato percorrendo il sentiero alto , l’altra vi è arrivata, attraverso il bosco delle volpi.
Le mappe topografiche sono ormai accurate e spesso i clan si sono fermati per determinare il punto sulla carta, o per valutare la direzione da prendere.
I sentieri poco battuti e poco frequentati in questi mesi si sono riempiti di erbe alte e di rovi ed ortiche ma grazie ai valorosi cacciatori andiamo e al grande coraggio entusiasta di tutti abbiamo riaperto sentieri .
Percorrere strade nuove, prendere sentieri alternativi , poco battuti: questo fa la differenza . Sempre.

Raggiungiamo il lago e ogni tribù inizia a preparare la sua capanna, seguendo le indicazioni dei saggi ed esperti animatori Taiwo , Alice, Giovanni, Matteo , Michela, Denise e deĺla maestra Maria, poi inizia la ricerca della custode del fuoco e del saggio dei boschi.
La custode del fuoco insegna che il fuoco ha bisogno di energia di innesco, combustibile, e comburente.
Acciarino , foglie secche e ossigeno ( anche pazienza e un po’ di fortuna)
Anche tantissima cura nel valutare il luogo , la sua preparazione per prevenire incendi e le tecniche accurato per spegnere senza lasciare pericoli.
Al termine delle prove, dobloni rossi ed arancio con le parole in inglese relative a ad azioni e termini legati al calore alla cottura al cibo e alla caccia.
Questo termino vanno ad arricchire il lessico rudimentale che frequentemente i capi tribù usano per stiolarne all’uso funzionale i bambini.

Dopo il pranzo, divisi in tribu, le faccende si complicano perché si deve iniziare la battuta di caccia . Dato che però le prede scarseggiano, i cacciatori delle varie tribù si possono procurare i dobloni rossi della caccia , sia sfidando orso e bisonte in combattimento a scalpo , ma anche l’un l’altro , leggendo una sequenza di numeri individuale che ciascuno aveva scritta in faccia.
Una vera caccia senza esclusione di colpi. Ma la vita in società primitive era ( era?) questa e le tribù chiuse ed endogamiche , sospettose e ostili, potevano arrivare a rubare i risorse vitali, anziché condividerle, solo perché non riconoscevano un compagno fraterno nell”ALTRO” .
Al termine della caccia, una merenda riconcilia i dissapori e grazie alle tecniche e alla poesia di Michela le tribù imparano a padroneggiare l’elemento ARIA, sentendo ed attivando lo spirito che guida tutte e emozioni, grazie a un canto profondo ed ancestrale .
Al termine riprendiamo la strada del rientro osservando quanto il sentiero aperto dal gruppo ora sia a ampio e confortevole e ci permetta di rientrare alla scuola in poco tempo .

Giocando abbiamo anche allenato geografia e inglese, storia e logica, un po’ di scienze e tanta tanta tanta educazione motoria .
La scuola … che entra dai piedi

Terzo giorno: nuove scoperte, qualche disagio

Il lento ed incessante cammino evolutivo ci porta oggi a ripercorrer le peripezie degli uomini di “neanderthal”: nomadi robusti e adattabili e dei sapiens , intelligenti e adattabili che si diffusero in Asia ed Europa durante il periodo delle glaciazione.

La padronanza del fuoco è ormai totale , le pelli iniziano ad essere usate come abiti, come copertura per le abitazioni e molti altri usi. La pastorizia e l’allevamento diventano attività fondamentali e , le tecniche agricole iniziano a dare i loro primi frutti

Le nostre tribù, si cimentano per tutto il giorno in prove ed esperienze con saggi ed esperti che mettono a frutto anche le molte tecniche accennate in questi giorni: un vasaio insegna a trovare l’arcipelago a realizzare ciotole e vasi usando metodi antichissimi.

Il costruttore insegna ad intrecciare erbe e a fissare legni per realizzare robuste capanne mentre la contadina, inizia alle tecniche di coltivazione gli uomini di neanderthal. In tutte queste prove, si è cercato le quanto possibile , comunicare usando le parole inglesi imparare e ripassare in questi giorni.

Durante le prove le tribù guadagnavano punti acqua e terra e luce ma molti dobloni acqua e sole erano sprpagliti a teŕa, rappresentando piogge , ed insolazione dovute a fenomeni atmosferici.

Al termine delle prove notiamo che le squadre degli orsi e dei ranocchi vincono con una sproporzione esagerata. Il segreto del loro successo è stato il ritiro aumento di dobloni sparsi ed incustoditi … così i loro campi e le loro mandrie hanno potuto svilupparsi più di altri colpiti da siccità.

La grande sproporzione di ricchezza, per la prima volta crea disparità sociale , da questo momento esisteranno i ricchi ed i poveri.

L’enorme riserva di cibo ,disponibile per pochi, richiede loro la costrizione di un enorme granaio che diventa l’obiettivo delle razzie dei popoli rimasti poveri e destinati alla carestie .

Ma questa è guerra!

Sperimentiamo attraverso un gioco , breve ma intenso l’inutilità della guerra : inutile rubare risorse altrui, così come è inutile e spietato vantarsi per una ricchezza cospicua dopo grazie a condizioni meteo favorevoli.

Dopo la battaglia i poveri erano ancora libri ed i ricchi , sempr rocchi, e al massimo indebolito . La guerra ha persino portato a spelrecare molte risorse contese. Davvero un’attività umana inùtile e dannosa .

Ci lasciamo pensierosu per questo fatto , con l’intenzione di tentare di risolvere insieme il problema della guerra e della povertà.

Alla fine di questa giornata, notiamo che i meccanismi di gioco iniziano a diventare sempre più familiari e che questo modo di sperimentare ed apprendere , partendo dall’esperienza risulta sempd più funzionale.

Anche oggi abbiamo allenato un po’ di lingua inglese, abbiamo affinato le competenze manuali e logico matematiche e l’analisi degli avvenimenti .

L’evoluzione continua

Ieri la giornata era terminata rendendoci tutti un po’ con il fiato sospeso.

Dopo un percorso evolutivo in cui avevamo imparato a fronteggiare INSIEME le difficoltà e le ristrettezze, proprio sul più bello , nel momento in cui, grazie all’allevamento e all’agricoltura, procurarsi il cibo era diventato più facile e funzionale, le nostre tribù erano state infettate dal virus della guerra.

Una guerra sciocca ed inutile ( come tutte le guerre) in cui i poveri rimanevano poveri e i ricchi erano diventati ricchi più per fortuna che per abilità , lo restavano comunque . Una guerra in cui l’unico risultato era lo spreco di risorse e di energie.

Oggi siamo nel neolitico e l’evoluzione porta le tribù ad essere Home Sapiens.

La giornata inizia con l’arrivo di ben 18 ospiti: maestre e maestri e prof. di scuole di Genova che per un giorno si coinvolgeranno con noi (rispettando insieme a noi le regole di interazione per il covid) .

L’ospite è sempre un dono, infatti questi amici venuti dal mare ( è ancora tempo di migrazioni e nomadismo nonostante le civiltà diventino sempre più stanziali) ci insegnano le loro arti , e giochi e condividono la loro sapienza con noi.

Ogni tribù si presenta e racconta con una scenetta in inglese, le avventure vissute e le abilità sperimentate e competenze messe alla prova durante la settimana.

Maria, Matteo, Fabio, Alice Taiwo e Michela , insieme a Alice e Giovanni coordinano magistralmente le scenette , permettendo ai nuovi arrivati, di sentirsi accolti e parte del gruppo

Partiamo per la nostra avventura.

Le tribù di incamminano, aiutandosi con le cartine topografiche, alla ricerca dei personaggi che li sottoporranno alle prove esperienziali.

Così Aquile e Rane, Mammuth Tigri e Orsi imparano a danzare la gioia dell’incontro, ad cuocere in un forno primitivo ,le ciotole di argilla scavata nelle nostre colline e modellate ieri , a raccontar storie con incision irupestri a creare un totem di squadra e a macinare grano ed orzo per realizzare la farina.

Chicchi di grano e pizzico di farina guadagnati durante le fasi del gioco , finiscono in un impasto cui viene data la forma di tante focaccime , cotte sulla brace del forno. Una squisitezza, frutto del miglior impegno di ciascuno in cui il grano delle tigri non più essere distinto dalla farina dell aquile o dall’acqua delle rane.

L’impegno di ciascuno diventa cibo per tutti , e tutti mangiano a sazietà, secondo il propri o bisogno e….alla fine ne avanza persino un po’

Durante l’attività le squadre ricevono anche i pezzi di un messaggio.

I pezzi di ogni squdra si incastrano gli uni negli altri e alla fine indicano che le tribù devono recarsi ad incontrare MADRE TERRA presso la caverna di Antigone.

Detto fatto ci lanciamo sul sentiero che porta alla caverna e , giunti lì, dalla caverna si odono le sagge parole di Madre Matura che ci ricorda che “Lei produce risorse e cibo in abondanzap ed offrite a ciascuno il sostegno dei suoi bisogni” Allora sta a noi usare le risorse nel modo giusto, consumando solo quello che ci serve senza sprechi né ingordigia, lasciando agli altri il diritto di avere quello di cui hanno bisogno.

La pace e la giustizia sono le figlie amatisdime della Madre Terra: una non esisterebbe senza l’altra e a noi spetta proteggerle e tutelarle.

Termina così questa prima settimana di Green Campus, durante il quale abbiamo vissuto l’importanza di uscir fuori dal comodo guscio delle consuetudini per sperimentare nuovi atteggiamenti e comportamenti, ma anche il coraggio di uscire fuori dal coro, quando le abitudini diventano dannose ingiuste e pericolose

Fuori …. dal guscio e dal coro!

Finiamo in bellezza!

Che ci fanno Roghia, Serena e Gaia a scuola, intorno ad un tavolo, di venerdì mattino, a luglio con il maestro Giampiero e l’esperto teatrale Giovanni?

Semplice : iniziano la stesura della drammaturgia di uno spettacolo teatrale che proporrà agli spettatori le tematiche e le riflessioni sulla cooperazione e della divergenza che scaturiranno dalle riflessioni dei Bimbisvegli, nel corso delle attività del nostro green campus . In classe perché fa più fresco e perché in questo caso è davvero funzionale .

Già… per me se fosse sfuggito a qualcuno , noi stiamo vivendo questa esperienza per sperimentare una prassi di riapertura da settembre in poi. QUESTA è la scuola che vogliamo : attiva, sperimentale, aperta, empatica diffusa e all’aperto il più possibile.

Ogni venerdì, dopo una settimana di avventure e di esperienze appoggiate ad apprendimenti disciplinari e competenze trasversali, vivremo in momento di sintesi , a gruppi di interesse, finalizzata al consolidamento alla sedimentazione, e soprattutto all’uso funzionale degli apprendimenti , finalizzato all’allestimento di uno spettacolo teatrale .

Per oggi abbiamo lavorato sui due termini IN ed OUT, ricercando una possibile categorizzazione in ogni esperienza vissuta. Ecco le idee scaturite dal lavoro delle nostre bimbe sveglissime .

Sono OUT : il big bang, il differenziarsi delle cellule , Lucy che smette di camminare a quattro zampe, uscire dalla tribù e andare a creare relazioni con le altre.

Sono IN: la convergenza della materia nel punto in cui poi si origina il big bang, la vita in tribù, il fare famiglia, il mettere un seme sotto terra, il trovarsi a discutere per risolvere i problemi.

Dopo un breve brainstorming, Roghia Serena e Gaia hanno iniziato a stendere per scritto una bozza di progetto mentre nei prossimi giorni potranno trovare, insieme alle compagne e compagni che vorranno aggiungersi al gruppo di lavoro di sceneggiatura, frasi simboliche ed immaginifiche come slogan, per sintetizzare le scene relative a questa prima settimana. Ma non chiamiamoli compiti.

3 comments

  1. Bello, bellissimo! Questa è l’idea di scuola che ho sempre cercato di portare avanti…Non vedo l’ora di poter portare a conoscenza del Collegio Docenti la vostra esperienza che può fungere da modello e stimolo nel difficile momento della riapertura a settembre 2020.

  2. Percorso di crescita umana, civile e di istruzione formidabile verso tutte le competenze auspicabili! Che la scuola italiana impari!!!

  3. La Scuola si ri”sveglia” insieme ai bimbisvegli di Serravalle d’ Asti

    “Che ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitudini delle città, lasciare li parenti e li amici ed andare in lochi campestri per monti e per valli, se non la naturale bellezza del mondo”
    Leonardo da Vinci

    Il progetto di riapertura per la scuola che stiamo portando avanti con associazione bimbisvegli , si lone come obiettivo il rientro in un contesto relazionale funzionale, cooperativo , sereno e sicuro.
    Stiamo per ri partire.
    Grazie alla disponibilitá dell’ istituzione scolastica, alla preziosa collaborazione del Comune di Asti , al Sercizio Civile Universale e ad una fitta rete di cooperazione con associazioni e realtà del territorio (prime fra tutte la Pro Loco di Serravalle d’Asti e gli amici del centro di accoglienza migranti Agathon), sperimenteremo il nostro protocollo di atrivitá, di strategie didattiche e di precauzioni rispettose delle prescrizioni, a partire dal 6 luglio 2020 e per tutto il mese, progettando attività di apprendimento ludico pratico in età di scuola primaria .

    Attraverso laboratori sperimentali, attività tematiche e ludiche, uso funzionale del territorio e delle sue offerte culturali e logistiche, le bambine ed i bambini vivranno un vero e proprio GREEN CAMPUS di recupero relazionale, cognitivo ed esperienziale.

    Piccoli gruppi, tanto outdoor, attività psperimentali , teatrali e manuali finalizzate anche al rinforzo di apprendimento disciplinari e al al pratica di competenze che, necessariamente, in questi mesi di distanziamento si sono un po’ tralasciate. ( ebbene si , conteremo, scriveremo , e impareremo anche nozioni nuove, sempre con occhi aperti sul mondo e con la necessità di imparare per renderlo più bello e giusto).

    Lezioni con il teatro, facendo cinema, all’aria aperta, incontrando persone, camminando insieme, scoprendo la vita in una pozza d’acqua, facendo esperienza e cooperando, raccogliendo dati , formulando ipotesi e verificandone gli esiti… lo abbiamo sempre fatto è si può fare!
    È il modo migliore per insegnare ed imparare .

    Il progetto è stato sviluppato grazie al prezioso apporto scientifico del comitato di riferimento dell’associazione Bimbisvegli ( Anna Oliverio Ferraris- psicologa scrittrice, Paola Nicolini- Università di Macerata, Gianni Marconato- psicologo formatore, Paolo Mottana-università Bicocca, Giuseppe Campagnoli architetto, Antonino Attanasio- avvocato, Giuseppe Paschetto onsulente ministeriale e insegnante ) e le attività saranno monitorate da ricercatori universitari .
    Tutt i risultati delle ricerche e della sperimentazione e le attrezzature logistiche saranno messe a disposizione della scuola proponendo questo modello di ripresa “made in Asti” delle lezioni , sia a livello ministeriale che locale.

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