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Nelle alte colline delle filippine si trova un popolo di nome   che sa fare  i  tatuaggi! Funziona così: si prende una spina di arancio,si mette dentro un pezzo di bambù traforato e con un bastoncino si batte sopra. E’ vero fa male però riescono ad sopportare il dolore.

3 comments

  1. Da la stampa,lo sapevate che…
    “Stop a tatuaggi osceni e razzisti”
    Scatta il giro di vite per i militari

    Direttiva dell’Esercito: previsti
    controlli anche sui piercing
    ROMA
    L’Esercito italiano dichiara guerra ai tatuaggi, vietandoli ai militari nelle «parti visibili del corpo» e ovunque se hanno, tra l’altro, «contenuti osceni, razzisti» o possano portare discredito alle Istituzioni e alle Forze armate. Anche i piercing, poi, sono vietati «su qualsiasi parte del corpo». È quanto prevede una direttiva sulla «regolamentazione dell’applicazione di tatuaggi da parte del personale militare dell’Esercito», che porta la data 26 luglio 2012 e che è stata pubblicata sul sito forzearmate.org. Ma lo Stato maggiore dell’Esercito, dopo che la notizia ha cominciato a far discutere, è intervenuto per precisare che la direttiva «non è stata ancora diramata.

    I contenuti, infatti, sono ancora oggetto di approfondimento e valutazione da parte della Forza armata, fermo restando – sottolinea l’Esercito – che l’iniziativa è stata presa anche in analogia a quanto in materia già disciplinato da altre Forze Armate». Il documento, che reca la firma del capo ufficio generale del capo di Stato maggiore, ha l’obiettivo di «prevenire e contenere situazioni che possano incidere sul decoro dell’ uniforme e sull’immagine dell’Esercito», tenendo presenti «i riflessi negativi che il ricorso a tatuaggi o piercing possono avere sulla capacità di assolvere determinati incarichi operativi, nonchè eventuali aspetti sanitari». Nei confronti del soldato tatuato che opera ’fuori-areà, infatti, si potrebbe «ingenerare un senso di diffidenza-discredito da parte di appartenenti ad altri Paesi che per motivazioni religiose o culturali disapprovino la pratica dei tatuaggi». La direttiva prevede dunque che dal momento della sua entrata in vigore i militari non potranno apporsi tatuaggi «in parti visibili del corpo». Dove, per parti visibili, devono intendersi quelle che rimangono scoperte indossando l’uniforme di servizio estiva, che per gli uomini è costituita da pantaloni e camicia a mezze maniche e, per le donne, da gonna, camicia a mezze maniche e scarpe decollete.

    Sono invece «proibiti, su qualsiasi parte del corpo, i tatuaggi che abbiano contenuti osceni, con riferimenti sessuali, razzisti, di discriminazione religiosa o che comunque possano portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana ed alle Forze armate», ad esempio quelli che «incitano alla violenza e all’odio». Anche i piercing, poi, sono vietati ovunque. La ’bozzà di direttiva stabilisce l’esclusione dal concorso di ammissione all’Esercito per coloro che hanno tatuaggi sulle parti visibili del corpo o tatuaggi proibiti nel senso specificato, mentre per i militari già in servizio è previsto un ’censimentò, con l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione sulla presenza di tatuaggi e la loro «dettagliata» descrizione. Sempre riguardo al personale in servizio e vietato farsi applicare nuovi tatuaggi non consentiti, pena severi provvedimenti disciplinari. All’ufficiale medico spetterà verificare, per quanto riguarda le parti del corpo coperte dall’uniforme. Il documento – in cui si affrontano anche i rischi sanitari legati sia all’applicazione del tatuaggio che alla sua rimozione (la percentuale dei tatuati pentiti, scrive l’Esercito, «varia dal 26 al 44%») – è corredato da un allegato in cui si ripercorrono le «Origini storiche e il significato» del tatuaggio, la cui pratica «era diffusa già nell’Italia preistorica» e che Cesare Lombroso «mette in stretta correlazione con la degenerazione morale innata del delinquente». Si ricorda infine che, in Italia, il 4,7% degli adolescenti ha un tatuaggio, il 2,7 più d’uno e il 23,1% ha un piercing.

    1. pienamente d’accordo!
      e poi secondo me i tatuaggi servono più a nascondersi che ad abbellisti!

      Siete tutti belli come siete!
      Senza bisogno di trucchi e trucchetti!

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